Active Campaign è secondo me LA piattaforma di email marketing migliore sul mercato. Vediamo in questo articolo come mai la considero tale, quali sono i suoi punti di forza e sopratutto perché scegliere fin da subito la piattaforma di email marketing giusta è così importante per il tuo business online.
Se decidi che vale la pena di provare Active Campaign (e vedrai che sarà proprio così) puoi provarla gratis per 14 giorni utilizzando un mio coupon sconto ( lo attivi senza impegno cliccando qui ).
Ok, ora iniziamo!
- Cosa è Active Campaign?
- La mia storia con Active Campaign
- Cosa fa e Come funziona Active Campaign?
- Ma a te serve Active Campaign?
- Le Top 5 Caratteristiche di Active Campaign
- Quanto costa Active Campaign?
- Active Campaign Tutorial e Guide
- Coupon Sconto per provare Active Campaign Gratis
- Conclusioni
- Domande Frequenti su Active Campaign
- Accedi alla mia lista Privata
Cosa è Active Campaign?
Active Campaign è un completo e avanzatissimo sistema CRM ed una delle maggiori piattaforme di Email Marketing che ci sono sul mercato.
Ti permette di gestire, analizzare e automatizzare tutti quei processi che servono ad aumentare l’esperienza utente, l’engagement e ovviamente le vendite.
Active Campaign offre tutto questo e molto di più e mette a disposizione di tutti i professionisti, marketers e aziende italiane un modo intelligente per acquisire contatti, gestirli, educarli, rimanere in contatto con loro, segmentarli e portarli finalmente a fare quello che devono fare: convertire.
Il tutto è qualcosa che va completamente oltre al vecchio sistema “lasciami la mail” + “ti mando una newsletter ogni tanto”.
No, qui siamo ad un altro livello.
E’ un altro universo, diverso, dove spettacolari automazioni (che puoi fare facilmente) possono automatizzare tanto del lavoro che prima dovevi fare a mano. Usandolo, il tuo business (qualunque esso sia) può migliorare da molteplici punti di vista.
La mia storia con Active Campaign
Come avrai capito, Active Campaign è uno dei tools che uso più di frequente e lo utilizzo da molto tempo. E’ uno strumento che ti consiglio di provare se vuoi guadagnare con un blog (prima chiaramente devi sapere come creare un blog). Non sono arrivato (purtroppo) a conoscerlo come prima piattaforma di email marketing, ne ho usate altre prima.
All’inizio utilizzavo Aweber, poi MailChimp e poi…
…ho visto la luce. Ho provato a creare un form di contatto (ne parlerò tra poco) con Active Campaign approfittando di un’offerta di prova gratuita del servizio (qui trovi la stessa offerta anche tu).
Ma come ci sono arrivato? Beh, di Active Campaign ne avevo già sentito parlare nell’ambiente del marketing online, come un tool rivoluzionario per gestire le automazioni email e i leads. Diciamo che non avevo esattamente idea di cosa fossero le “automazioni” e di come potessero aiutarmi con i miei business online (all’epoca facevo sopratutto affiliazioni all’estero).
Però, siccome sono un tipo dalla mente aperta e non ho paura di provare cose nuove, anzi mi piace, ho deciso di farci un test, ed eccoci qui al punto della storia dove dovevo creare un semplice form.
A parte che fare il form di contatto era molto più semplice rispetto a MailChimp e graficamente il risultato era molto migliore, sopratutto rispetto ai pessimi form di Aweber ( che AC batte pesantemente anche come interfaccia grafica). Ma ho voluto creare anche una piccola automazione, che partiva in automatico dopo che il visitatore aveva compilato il form.
Nell’automazione ho inserito una sequenza di mail fatta apposta che segmentava gli utenti a mano a mano che andavano avanti nel flow, tutto in automatico, chiaramente. Poi, alla fine dell’automazione, ho messo 3 semplici offerte, una per ogni diverso gruppo segmentato.
Risultato? Ho aumentato un casino le conversioni e inoltre avevo un ulteriore potere: il controllo. Ti spiego.
Ho segmentato le persone che non avevano comprato e ho aggiunto un ulteriore automazione di “recupero cliente” che partiva in automatico se l’utente non aveva comprato entro tot di giorni. Una specie di “recupero del carrello” e… bum.
Da quel momento non uso altro e ogni volta scopro cose e funzioni nuove. Infatti non c’è praticamente limite alle automazioni che puoi creare e alla loro complessità od efficacia.
Active Campaign è uno di quei tool che all’inizio non capisci a cosa potrebbe servirti, ma poi quando lo provi non molli più.
Perchè? Semplice, perché capisci che il suo limite non è altro che il tuo limite, quello che può avere la tua immaginazione e creatività.
Cosa fa e Come funziona Active Campaign?
Rispondere è molto semplice. AC gestisce il tuo funnel di marketing aumentando al massimo l’automazione del tuo business online.
Quindi puoi usarlo sia come semplice autorisponditore (ad esempio per inviare una newsletter) oppure come uno strumento per gestire e far girare il tuo funnel in modo automatico.
Vediamo come ma per prima cosa apri un account gratuitamente a questa pagina così hai accesso gratis a tutte le funzioni di cui parleremo.
AC funziona cosi:
- Crei un form e lo installi sul tuo sito (basta copiare e incollare il codice)
- Ogni volta che un utente lascerà la mail nel form, Active Campaign lo registrerà in una lista.
Una volta nel sistema (in una lista), l’utente sarà gestito dal sistema automaticamente e verranno attivate e avviate tutte quelle automazioni che tu hai impostato per far raggiungere a ogni utente l’obiettivo che tu vuoi.
In pratica, dopo che hai impostato tutto il sistema a seconda dell tuo obiettivo, non devi fare niente altro.
Active Campaign gestirà i contatti per conto tuo.
Non importa quale obiettivo hai; vuoi farti telefonare da un visitatore? Fargli acquistare un prodotto?
Vuoi mandargli 1030 mail divise in 232 mesi? vendergli qualcosa di fisico? fargli fare un corso? vuoi avere maggiori info su di lui? Active Campaign farà tutto per te seguendo alla lettera le automazioni che hai programmato.
E non dire che non ti servono queste cose, perché ti servono. Forse non ne sei ancora consapevole, ma SE vuoi fare soldi online e quindi farci business, ti servono e ti serve anche automatizzare tutto il più possibile.
Se il tuo obiettivo è collezionare le email e poi guardarle e basta, lascia perdere il business online.
Ma a te serve Active Campaign?
Dipende.
Se sei un blogger o hai un piccolo sito, Active Campaign può aiutarti pesantemente a ottenere più iscritti alla tua newsletter (qui c’è una guida su come creare una newsletter che funziona), a tenerli più attivi e a raccogliere più email ottimizzando i tuoi “lead magnets”. Anche se hai pochi soldi all’inizio, non avere paura a fare un piccolo sforzo per qualche mese. In qualche mese il tuo business può veramente decollare.
Se sei un marketer, sai quanto è importante avere una lista, nutrirla e automatizzare il tutto. Devi avere Active Campaign.
Se sei un’agenzia puoi veramente fare un passo avanti nella creazione del tuo brand, coccolare i tuoi clienti con la potenza delle automazioni, gestire tutto il team insieme.
Hai un ecommerce, piccolo o grande, e fai commercio online? Ti serve Active Campaign perché puoi ottimizzare tutto il tuo funnel di acquisto ed aumentare le conversioni senza perdere tempo, anzi guadagnando tempo.
Sei un libero professionista? Pensa a quanto tempo potresti risparmiare automatizzando tutte quelle operazioni necessarie al tuo lavoro (mail, telefonate, guide). AC ti serve per migliorare (o creare) il tuo processo di acquisizione clienti. Della tecnica di acquisizione clienti online ne ho parlato in questa pagina: come trovare nuovi clienti online.
Se sei un’azienda medio o grande conosci già le potenzialità che il marketing online ti offre e sicuramente vuoi usufruire del migliore strumento sul mercato per ottimizzare i tuoi processi di acquisizione clienti.
Le Top 5 Caratteristiche di Active Campaign
Si potrebbe parlare per ore ed ore di AC e di tutte le sue caratteristiche. Io non le uso nemmeno tutte, sono talmente tante che è veramente improbabile che le userai tutte subito.
Fatto sta che è merito di tutte queste caratteristiche e della loro interazione se Active Campaign è ad oggi la piattaforma CRM più flessibile sul mercato.
1- Le Automazioni
Ecco, le automazioni sono il santo graal dell’online marketing e la punta di diamante di Active Campaign. Sono le automazioni e la curiosità che avevo di capire come funzionavano e come potevo sfruttarle, il motivo che mi ha fatto provare la prima volta AC.
Cerco di farti capire cosa sono le automazioni di Active Campaign.
Praticamente si tratta di un modo per programmare il comportamento del tool. Quindi, puoi fare infinite automazioni per infiniti obiettivi. Poi puoi decidere su quale tipo di contatti far partire una specifica automazione (o una serie).
Posso decidere quali azioni attivano o disattivano una o più automazioni, per un determinato tipo di utenti, o pagina web, o email… insomma, un universo parallelo di possibilità.
Di automazioni ne trovi decine preimpostate e centinaia disponibili nel marketplace di AC. Puoi creare un’automazione anche da zero, cosi:
E le automazioni possono essere semplici e basilari (tipo “invia la mail di benvenuto mail dopo che l’utente si è iscritto”) oppure talmente complesse da fare paura, usando variabili, logiche condizionali, tempi, tag, parametri personalizzati e attributi.
Le azioni di Active Campaign
Ti stai chiedendo come si crea un’automazione in Active Campaign? E’ più facile a farsi che a dirsi, prova da solo direttamente qui.
Per creare un’automazione devi fare una combinazione di “Azioni” (puoi vedere qualche esempio qui) e per creare un’azione devi andare all’interno di un’automazioni e cliccare l’icona “+” così:
Poi ti si apre il pannello dove ci sono tutte le azioni disponibili, divise per categorie (la precisione e l’organizzazione è fondamentale per usare strumenti del genere)
Queste “Combinazioni” sono infinite e generano infinite automazioni, che saranno le tue strategie e tecniche per gestire gli utenti e farli convertire.
Con le automazioni di AC puoi creare corsi e dividerli in appuntamenti su varie email che arrivano in varie tempistiche diverse per ogni utente. Puoi creare webinar che vengono proposti ai nuovi iscritti in loop.
Quello che ti suggerisco io, è di partire provando a creare prima delle semplici automazioni (come appunto quella con la mail di benvenuto).
Poi con gradualità passare a crearne di più complesse, magari aggiungendo dei tag per segmentare meglio i contatti e delle condizioni “if/else” oppure “if/wait”.
Gli eventi
All’interno delle automazioni di Active Campaign ci sono dei piccoli ma fondamentali elementi che si chiamano “trigger” e sono quegli “eventi” che attivano un’automazione.
Per aggiungere un’evento devi andare nelle automazioni e cliccare qui:
In questo caso, ne sto aggiungendo uno all’inizio dell’automazione (un give away) ma con Active Campaign puoi aggiungere eventi in qualsiasi punto di un’automazione.
Ce ne sono una marea (anzi di più) e sono fondamentali per automatizzare tutto il lavoro e il flusso che gli iscritti percorreranno.
Per aggiungere un’evento all’automazione, basta selezionarlo e poi configurarlo come vuoi. Sono divisi in categorie e sono veramente una funzione che ti permette di aggiungere cosi’ tanta creatività nelle automazioni, nel funnel e nelle sequenze di mail, da farti girare la testa (in senso buono).
I goals
Dimmi, quanto tempo ci impiega un tuo contatto da quando lascia la sua mail a quando converte?
Una domanda abbastanza importante direi. Per rispondere a questa e ad altre domande Active Campaign utilizza il sistema dei “Goals“
Facciamo un’esempio.
Tu sei un agente immobiliare e sul sito della tua agenzia immobiliare raccogli le mail dei visitatori. Per loro hai preparato 2 sequenze automatiche di email, che magari gli propongono degli immobili.
Le sequenze pero’ sono diverse, magari una ha 5 email e l’altra 10, oppure mostrano diversi contenuti. Nella automazione che parte dopo che i visitatori lasciano la mail, dividi i tuoi contatti in quantità uguale (tramite un’azione “separa” ) su entrambe le sequenze.
Alla fine dei entrambe le sequenze, metti un “goal”, che si attiva quando qualcuno di contatta via telefono o risponde alla tua mail. Vai a controllare le statistiche e vedi che il “goal1” ha un CR del 2% (in questo caso si intende la Completion Rate) e il “goal2” ne ha uno del 30%.
Su quale delle due sequenze indirizzerai i tuoi contatti? Ecco, ora lo sai.
Condividere le automazioni
Un’ultima fondamentale, importantissima cosa sulle automazioni che può farti mooolto comodo. Si possono condividere (oltre che copiare, attivare, disattivare e cancellare).
E perché è importante? Guarda questa immagine, sai cos’è?
In questa pagina c’è una raccolta di automazioni già fatte, divise per categoria. Puoi andare li, scegliere quello che ti serve e importarlo gratis direttamente nel tuo account. SPETTACOLO.
2- Gestione Contatti
La gestione dei contatti di Active Campagne è ben organizzata e molto efficace.
Prima cosa il sistema memorizza i contatti dentro delle “liste” come fanno anche altre piattaforme di marketing simili. Pero’ AC suddivide i contatti anche per TAG.
Quindi, quando vai a controllare lo stato dei tuoi contatti, puoi visualizzarli sia divisi per liste, che per tag.
Questo modo di gestire i contatti è stato creato da AC e poi altri competitors glielo hanno copiato. Questo per farti capire il livello di innovazione e di utilità del sistema.
Le liste
Le liste sono il contenitore dove memorizzare e organizzare i tuoi contatti. Ogni lista contiene i tuoi contatti e i dati dei tuoi leads.
Puoi creare infinite liste ed aggiungere infiniti parametri personalizzati o attributi, in modo da raccogliere più informazioni possibili e organizzarli al meglio.
Ogni volta che un utente lascia la sua mail in un modulo di contatto, oppure ogni volta che importi manualmente una mail, finirà dentro una lista.
Possono esserci moduli che iscrivono utenti in una sola lista (magari quelli che hanno acquistato un unico prodotto) oppure che li distribuiscono in più liste o ancora liste gestite da automazioni.
E’ molto importante organizzare le bene le liste, altrimenti, quando hai qualche centinaio o migliaio di iscritti, potresti essere costretto fa fare delle ottimizzazioni.
Per gestire al meglio contatti e liste vengono in aiuto anche i Tag di Active Campaign, di cui parleremo ora.
I tag di AC
Ma cosa sono questi “Tag” che ho accennato. I tag di Active Campaign altro non sono che “etichette” che hanno i contatti.
Queste etichette possono essere assegnate manualmente o in automatico tramite le automazioni.
I tag ti permettono di segmentare all’infinito i contatti nelle tue liste e quindi ti danno la possibilità di poter in seguito direzionare come un laser le campagne sulle persone giuste.
Ad esempio puoi assegnare un tag “non pagato” ad un utente che non ha completato la procedura di acquisto e poi creare un’automazione che si avvia su quel tag e che cerca di recuperare il carrello.
Oppure puoi assegnare un tag “Ha visto il prototto 1” e quindi mandare un messaggio per mostrare un “prodotto 2” assieme ad un’offerta per il prodotto già visto “prodotto 1”.
Tutti i tag li puoi anche vedere per ogni singolo utente, nella scheda dei contatti e volendo aggiungerne manualmente qualcuno.
Un’altro esempio che mi viene in mente, è assegnare un tag “ha cliccato su link 1 ” se un utente ha letto una mail e cliccato su un link all’interno di essa. Poi mandare un’automazione a tutti gli utenti che hanno cliccato (e quindi hanno quel tag) per cercare di farli proseguire nel funnel.
Puoi infatti integrare la potenza del sistema di tag non solo con le automazioni ma anche col sistema di tracking di AC. In questo modo il sistema seguirà automaticamente gli utenti e li guiderà attraverso le automazioni che hai precedentemente impostato.
Attributi e campi personalizzati
Quando crei un modulo, di solito chiedi agli utenti sempre le solite cose. Gli chiedi il nome, la mail e forse il numero di telefono (mah).
Con AC puoi creare dei campi personalizzati e quindi puoi semplicemente chiedere di tutto. Sei un ristorante? Puoi chiedere quale è il cibo preferito degli utenti (solo un esempio).
Queste preziose informazioni vanno poi memorizzate nei singoli utenti automaticamente e tu le puoi in seguito consultare come quando si legge una carta d’identità.
Tutto questo chiaramente serve per segmentare ancora di più i contatti e poi dirigere il marketing (tramite tag e automazioni) nel modo migliore.
Punteggio dei Leads
Assegnare un punteggio ai contatti più “caldi” per differenziarli da quelli “meno interessati” (più freddi), ti sembra una buona idea?
Se non ti sembra una buona idea, ripensaci bene, è un’ottima idea.
Dividere i lead nei classici gruppi “pubblico caldo” , “pubblico freddo”, “pubblico tiepido” è una pratica molto usata nell’ambito dell’online marketing.
Poterla fare in automatico poi è un miracolo.
Impostando delle automazioni correttamente, Active Campaign penserà ad assegnare un punteggio ad ogni cliente, a seconda del comportamento che ha. Il tutto in automatico (lo ripeto), capito?
Ad esempio puoi assegnare 5 punti ogni volta che un utente apre una mail cliccando su un link (quindi è molto attivo) e 0 punti a chi non la apre. Di solito io metto anche un punteggio intermedio, tipo 2 punti e apre la mail ma non interagisce col contenuto.
In questo modo identifichi i contatti caldi a cui mandare messaggi di marketing diversi e mirati.
Oppure puoi assegnare un punteggio alto a chi visita per 2 volte lo stesso prodotto (mettiamo sempre 5 punti ogni volta che visita).
Poi, puoi creare un’automazione che invia una super offerta su quello specifico prodotto a quello specifico cliente proprio nello specifico momento in cui il sistema del punteggio raggiunge il valore uguale o maggiore di 10.
Volendo puoi anche segmentare e ottimizzare i contatti usando le formule; faccio solo qualche esempio con quello che mi viene in mente, per farti capire le possibilità infinite.
Se ha punteggio minore di 10 (if < 10) cancella l’utente dalla lista, se ha punteggio tra 10 e 20 (between 10 -20) mandagli la sequenza che lo invita al corso gratuito o ad un webinar. Se ha punteggio maggiore o uguale a 20 (>=20) MA non ha ancora acquistato (and tag”cliente” =0) mandagli una notifica, un sms o un invito a ricevere una telefonata.
Insomma, cose veramente spettacolari che, se impostate nel modo corretto, ti aiutano a vedere quali sono i contatti su cui conviene concentrarsi e quali invece hanno ancora bisogno di essere “nutriti“.
Conversazioni
Un’altra caratteristica che distingue Active Campaign da altre piattaforma di CRM sono le “conversazioni”.
Si tratta in parole povere di una chat che si implementa sul sito tramite un widget.
Però attenzione, non solo è un utile funzione di chat con cui gli utenti potranno interagire, aumentando il loro engagement e la loro esperienza. Ma tutte le conversazioni sono integrabili con le automazioni e quindi le combinazioni sono abbastanza infinite.
Mi rendo conto solo ora che in questa pagina avrò detto 1000 volte la parola “infinito”, forse dovrei pensare che sia proprio un sinonimo di Active Campaign.
3- Gestione Campagne
Sequenze di followup
Se devi creare delle sequenze di mail, sequenze di nurturing, sequenze di follow up, o qualsiasi cosa ti venga in mente, puoi farlo in Active Campaign usando le automazioni.
Ci sono diversi modi educare il contatto e dovrai capire da solo quello che si modella meglio al tuo tipo di business. Puoi creare sequenze che durano pochi giorni, poche ore o anche sequenze di mesi interi, la frequenza è completamente personalizzabile (come tutto il resto in effetti).
Puoi ad esempio impostare una lunghissima sequenza che invia agli utenti aggiornamenti sui tuoi post, e che quindi comincia dall’inizio ogni volta che un’utente nuovo si iscrive (ed è quindi sempre più lunga).
Oppure puoi farne una che parte subito dopo l’iscrizione e guida l’utente a compiere un’azione particolare (tipo una specie di mini corso).
Lo scopo di queste sequenze di mail deve essere quello di educare il cliente e portarlo ad un punto in cui, una volta arrivato, li decide di convertire, ossia di compiere l’azione che tu volevi.
Quindi, potresti anche attivare delle sequenza di mail che si attivano dopo “X settimane che il lead non ha avuto interazioni” oppure che si attiva subito dopo che un cliente ha ricontrollato il tuo sito dopo molto tempo (magari è nuovamente interessato).
Un’altro esempio sono le persone che aprono le mail che ricevono ma non cliccano sui contenuti o sulle offerte che gli proponi.
Magari lo fanno perché non stai proponendo l’offerta giusta per loro, ma sono comunque interessate perché effettivamente aprono le email. Prova a farli entrare in una sequenza che offre cose diverse o addirittura in una sequenza che chiede all’utente che cosa c’è che non funziona.
Rinvio campagne
Con Active Campaign puoi semplicemente rinviare la stessa campagna alle persone che non l’hanno aperta la prima volta. Pero’ non devi limitarti a questo se vuoi ottimizzare il tasso di apertura, il CTR della mail..
Prova a cambiare orario, o giorno in cui la invii. Magari queste persone non l’hanno aperta perché era il giorno sbagliato o l’orario in cui non controllavano la posta.
Fai anche una prova mandando la stessa email ma con l’oggetto differente, cosi’ darà l’impressione di essere un contenuto nuovo o comunque potrebbe catturare la loro attenzione dove il primo oggetto non l’aveva fatto.
Templates per le email
Quando andrai a scrivere le email da aggiungere poi alle tue automazioni, ti troverai davanti alla sezione dei templates.
La sezione contiene una ventina di layout per email già fatti. Non ce ne sono centinaia, ma qualche decina soltanto. Fatto sta che sono sufficienti ad avere una buona base di partenza per creare il proprio stile visivo di comunicazione.
Se vuoi e sei abbastanza creativo, puoi anche partire da un template vuoto e creare tutto da zero (io faccio sempre così). Per farlo c’è un semplice editor a blocchi che funziona col drag & drop, eccolo qui nell’immagine sotto:
Il bello è che ci sono alcuni blocchi “condizionali” a cui puoi associare dei tag. In pratica questi blocchi saranno condizionati dai tag che hai assegnato ai singoli utenti. Puoi quindi personalizzare pesantemente l’esperienza utente anche nelle singole mail. Figata, no?
Test A/B
Tu stai mettendo in piedi un sistema per ottenere qualcosa dai tuoi iscritti (magari soldi) e non lo ottimizzi? Pazzo.
Gli A/B test servono proprio a questo e AC mette ti permette di far girare degli AB test in due modi differenti.
A/B Test con le Automazioni di AC.
Questo è il modo che utilizzo io di solito, perché lo si implementa con le automazioni e io le automazioni le adoro.
In pratica, funziona così; quando crei un “flow” in un’automazione, puoi dividerlo in due percorsi (o flussi) che viaggiano in parallelo. Per farlo devi usare l’azione “split”.
Mettiamo il caso che hai 1000 contatti e li fai entrare in un’automazione del genere, dove gli vuoi proporre uno sconto all’interno di una mail. In questo modo, puoi far entrare tutti e 1000 i contatti nella stessa automazione e poi dividerli in due percorsi uguali e paralleli.
Nel primo andranno 500 contatti ed anche nel secondo. Però nel primo metterai una “mailA” e nel secondo una “mailB”. Quando gli utenti passano attraverso le mail, puoi ricongiungere i due flussi.
Ora hai a disposizione una serie di dati paragonabili di 2 mail diverse e vedi subito quale ha prodotti i risultati migliori.
E questo è solo l’esempio più semplice che mi viene in mente. Puoi dividere e testare intere automazioni o interi flow diversi (composti da infinite azioni).
A/B Test con le campagne Email di AC
L’altro modo con cui puoi fare A/B testin in Active Campaign è usando direttamente la funzione di “Split Testing” che trovi nel pannello di creazione della campagna.
Nulla di più facile, basta seguire le istruzioni che il sistema di mostra.
Prima devi scegliere la lista a cui invierai la campagna e quindi i contatti che saranno sottoposti al test.
Poi AC ti chiederà per esempio se vuoi testare 2 differenti oggetti della mail oppure se vuoi provare sia oggetti che contenuti diversi.
Se scegli la seconda dovrai praticamente cerare due mail diverse e quindi avrai da analizzare in seguito molti più dati e variabili. Active Campaign per conto suo ti comunicherà in modo chiaro quale delle 2 varianti ha performato meglio, ma poi capire “cosa” lo ha fatto è compito tuo.
Se riesci a percepire quanto questa funzione sia semplice e al contempo preziosa per il tuo business, significa che stai capendo il valore di questo tool.
Tracking
Active Campaign mette a disposizione anche un codice di tracking che una volta installato sul sito permette di tracciare gli utenti e il loro comportamento.
Ma cosa ci serve tracciare gli utenti?
Beh per esempio puoi taggare i tuoi iscritti con delle etichette personalizzate a seconda del loro comportamento o delle interazioni che hanno sul tuo sito.
Alla fine il marketing è basato su un mercato e più informazioni hai su quel mercato e sulle persone che lo compongono, meglio performerai.
Deliverability
Se usi un sistema automatico di gestione e invio delle email, devi anche assicurarti che le email che invii vengano effettivamente ricevute. Ti torna?
La deliverability è la percentuale di email che vengono effettivamente ricevute e aperte e può dipendere da vari fattori, quali la frequenza delle mail inviate e la quantità oppure la qualità (tipo email che rimbalzano o vengono segnalate come spam etc)
Premesso che AC è fornita di un sistema interno che ti fa un check di ciascuna email o campagna che scrivi e ti avvisa nel caso avesse qualche problema di qualità che potrebbe diminuire la percentuale di consegna.
Tra tutti i tool che ho provato AC ha la migliore percentuale di consegna e di apertura. La consegna è garantita dalla qualità delle liste e l’apertura dall’ottimizzazione tramite A/B test.
Statistiche
Le statistiche (report) ti servono per visualizzare i dati relativi alle email inviate. Studiando questi dati puoi procedere ad ottimizzare i tuoi messaggi.
La performance la vedi subito dal pannello dedicato, dove ci sono scritte “open rate”, “click rate” e una marea di altre statistiche. Chiaramente ci trovi tutto diviso per ore, per giorni, per settimane.
Io li trovo molto utili ma non li controllo spesso perché ho già una casistica e delle statistiche molto precise sui miei clienti. Quindi se so, ad esempio, che il weekend nessuno apre le mie mail, provvederò ad eliminare il sabato e la domenica dagli invii nelle automazioni.
Basta impostare un azione condizionale nelle automazioni che controlla il giorno della settimana e nel caso sia sabato o domenica, rimandi l’invio al lunedì.
A questo servono i report, ad ottimizzare il tuo funnel.
A proposito di funnel, se non sai cosa sono o come si fanno, leggiti il mio articolo sulla migliore piattaforma per crearli: clickfunnels. Sono strumenti da conoscere bene se vuoi vendere online.
4- Gestione Moduli e Form
Creazione dei form
Per fortuna AC è discesa sulla terra provvista di un bel sistema per creare autonomamente i form di contatto. Ottimo, perché alla grafica e ai design io ci tengo molto e non voglio mettere sui miei siti dei form schifosi.
Col piano che utilizzo io posso creare i form Inline (in linea) e quelli “modal”, ma con altri piani puoi anche creare moduli “floating bar” (nella versione italiana si chiamano barre fluttuanti) o “floating box” (riquadro fluttuante).
Fatto sta che io con i form inline ci faccio praticamente tutto, mi convertono bene, sono graficamente personalizzabili tramite css e quindi mi bastano e mi avanzano.
L’email builder che hai a disposizione è fatto cosi:
Non ti far fregare dall’aspetto “base”, guarda che puoi personalizzare di tutto. A destra hai una marea di parametri da configurare.
Trovi settaggi sia per il design, lo stile e l’aspetto del form, che per le opzioni del “dopo”, ossia di cosa far fare all’utente e dove mandarlo una volta compilato il form (compresa l’aggiunta automatica di tag).
Chiaramente è saggio mandare cliente ad una “thank you page” e non alla homepage del sito.
Puoi configurare tutti i campi e aggiungerne di nuovi e personalizzati usando i parametri personalizzati (che io uso spesso). Puoi gestire lo stile del modulo e contemporaneamente lo stile dei pulsanti e fare tutte le modifiche che vuoi tramite CSS personalizzato.
Alla fine, quanto il tuo form è pronto lo devi integrare sul tuo sito. Per farlo AC ti da 4 modi diversi che puoi usare e sono entrambi facilissimi e comodi.
- Copia incolla del codice sul sito
- Link diretto al form (che rimane ospitato su AC)
- Installazione su wordpress tramite plugin (gratis chiaro)
- Aggiunta del form sulla pagine facebook
Integrazioni
La sezione dedicata alle integrazioni è super super fornita. Ci sono circa 150 diverse integrazioni possibili, tutte preimpostate.
Anche solo se visiti la sezione delle integrazioni sul loro sito ha un’idea di come Active Campaign sia diffuso, usato e interfacciato con una marea di altre piattaforme.
Si perché, in un modo o nell’altro, dovrai integrare AC assieme a qualcos’altro, sia esso semplicemente WordPress, Clickfunnels o qualcosa di diverso tipo Shopify, Facebook o altre cose.
Nella sezione integrazioni di Active Campaign trovi tutto diviso in categorie e per ogni App trovi una guida o un tutorial o un percorso guidato che ti spiega esattamente come fare per fare un’integrazione veloce e corretta.
Quanto costa Active Campaign?
Parlando di prezzi, sia Active Campaign che molti altre piattaforme di mail marketing, organizzano i piani e i costi a seconda di quanti contatti si gestiscono. Prima di guardare i prezzi considera che:
- Puoi provare tu stesso a vedere il costo, usando il tool messo a disposizione che ti permette di cambiare i parametri a seconda di quanti contatti hai. Provalo direttamente qui.
- Se hai poco budget sei comunque coperto dal servizio per soli 9 dollari al mese, (saranno tipo 7€). Ora, se vuoi provare o iniziare a fare business online, non ti farai mica spaventare da 7 euro al mese? Vero?
Quello che ti consiglio io di fare è, per prima cosa, di attivare e provare i 14 giorni gratuiti (cliccando qui) e poi di acquistare 2 o 3 mesi col piano a rinnovo mensile.
Ti costa solo 15 dollari al mese e in questo modo hai 2 settimane gratis e 2 mesi low cost, che ti permettono non solo di provare a impostare qualche automazione, ma di fare girare qualche campagna e funnel con un po di contatti da testare.
Un trucchetto.. considera anche che volendo, per non dover per forza passare ad un piano superiore, puoi far passare i tuoi contatti dentro le tue automazioni e poi “disiscriverli ” o cancellarli dalla liste quando vuoi.
Un’altra cosa da notare è come Active Campaign offra il piano iniziale più economico rispetto a tutti i suoi competitors (Aweber, Mailchimp etc..). Mentre da 5000 contatti in su i prezzi si allineano fino a diventare leggermente maggiori ma sempre compensati al massimo da tutte le funzionalità che i competitors si sognano.
Fatte queste dovute premesse torniamo a parlare dei prezzi e costi di active campaign. I prezzi si dividono in 4 piani (Lite, Plus, Professional, Enterprise) e come detto già dipendono dal numero di contatti e dal tipo di rinnovo.
I prezzi dei diversi piani di Active Campaign
Ad esempio, vediamo quanto costa Active Campaign per una lista da 500 contatti, ( che corrisponde ad un piano base.) con un rinnovo pagato annualmente.
Il piano base, il lite, è il piano con cui ti suggerisco di iniziare. Ha tutto quello che serve per permetterti di capire quali vantaggi può offrire AC al tuo business o progetto online.
Questa è invece la proposta per una lista più grande, di 2500 contatti. Cambiano solamente i prezzi dei piani Lite e Plus, mentre gli altri rimangono gli stessi.
Tieni presente che il piano Plus ha incluse delle funzioni CRM ed anche quelle di Lead Scoring. Puoi replicare in parte le stesse funzioni di lead scoring col piano lite ma devi creare delle automazioni apposite.
Infine facciamo una prova con una lista 10 volte maggiore, di ben 25000 contatti.
Il piano professional ti da come feature aggiuntiva la chat sul sito, assieme ad altre funzioni di gestione aggiuntive.
Se hai 25000 contatti email significa che sei riuscito a organizzare una “macchina macina email”. Quindi non avrai problemi a monetizzare il tuo pubblico e stai sicuro che grazie alle automazioni, il tuo CR e i tuoi KPI schizzeranno alle stelle e potrai compensare senza nemmeno accorgertene il costo.
Le differenze dei diversi piani
Parlando più nel dettaglio delle differenze dei tipi di piani.
Il piano LITE (lo trovi qui) ha queste caratteristiche:
- le funzioni di base di email marketing
- Moduli
- le automazioni
- Invio campagne e newsletter
- Assistenza chat e mail.
- Invio illimitato
- Supporta massimo da 3 persone per account.
Il piano PLUS (lo trovi qui) ha:
- Lead e contact scoring
- Integrazioni
- Marketing con SMS
- Contenuti dinamici
- Pubblici personalizzati per facebook
- Supporta fino a 25 utenti
Il Piano PROFESSIONAL (che trovi qui):
- Invio predittivo
- Contenuto predittivo
- Customer Attribution % Path to Purchase
- Probabilità di successo
- Report dell’Convesion Attriburion
- Split Automations
- Messaggistica del sito
- In depth Onboarding Consultation
- Automation Strategy consultation
- 3 sessioni private di training al mese
- Supporta fino a 50 utenti
Il piano ENTERPRISE (che trovi qui) ha in più questo:
- Resoconti personalizzati
- Dominio del server di posta elettronica personalizzato
- Dominio personalizzato
- Un account manager privato
- Servizi di design gratuito
- Social Dati Gratis automatico
- Assistenza telefonica prioritaria
- Operatività SLA
- Utenti illimitati.
Active Campaign Tutorial e Guide
Certamente AC non è un tool che si può definire semplice. Non ha una funzione unica e un unico modo per implementarla ma al contrario, ha molteplici funzioni integrabili e configurabili tra di loro.
Quindi è chiaro che per riuscire ad usare lo strumento al 100% (nemmeno io lo uso al 100%) ci sia bisogno di alcune cose principali che per fortuna Active Campaign mette a disposizione: un supporto e un’assistenza top, tutorial e guide.
Supporto e Assistenza
Un servizio con la fama e qualità di Active Campaign non può fare proprio a meno di un sistema di assistenza clienti altrettanto valido.
Anche perché alcune cose sono veramente complesse e non è raro dover chiedere qualche dritta all’assistenza.
Io per esempio ho dovuto chiedere aiuto per un problema che avevo con il tracking degli eventi su un sito.
L’assistenza risponde abbastanza velocemente, io di solito uso il supporto via mail e mi rispondono in 1 giorno massimo. A volte uso anche la chat, che è più veloce ma è capitato forse una o due volte, quando volevo avere informazioni per fare un upgrade del piano.
Tutorials
La sezione Knowledge base sul sito ufficiale di AC è provvista di una serie di guide e tutorial “come si fa”, sia scritti che in formato video.
La sezione che loro chiamano “impara” (la trovi nel footer) è molto ampia e ricca di contenuti che però sono tutti in inglese. Poco male, perché non dovresti avere problemi con l’inglese.
Guide
Active Campaign rende disponibile a tutti un’ampia sezione di guide illustrate e video guide, che ti insegnano ad usare tutti i tool oppure ti introducono alle diverse strategie di utilizzo.
Anche tutto questo è disponibile all’interno della sezione della “Knowledge base“. Tutta la parte didattica funziona perfettamente ed è divisa in tre parti: guide, video e webinars.
Coupon Sconto per provare Active Campaign Gratis
Se, come ti suggerisco, stai pensando di fare una prova su Active Campaign puoi cliccare qui per attivare una prova gratuita di 14 giorni. Le possibilità che ti si aprono con un tool di questo genere sono praticamente infinite e ho cercato di mostrartene alcune in questo articolo.
Tuttavia, è anche vero che ne puoi avere una chiara idea solamente se le provi direttamente, e puoi provarle anche ora, gratis e senza bisogno di inserire nessuna carta di credito. Basta che clicchi qui e dalla homepage inserisci la tua mail per avere l’accesso gratis.
Conclusioni
Active Campagin è uno dei migliori tool che ho mai incontrato online, forse quello che ha rivoluzionato di più il mio business online dopo WordPress. Sicuramente un’investimento (guarda i prezzi che sono accessibili) che vale la pena di fare per rendere la propria attività veramente performante.
Magari avrai bisogno di un po di tempo per acquisire una buona praticità e dimestichezza, ma puoi fin da subito impostare il tuo primo modulo di contatti e collegarlo alle tue prime automazioni anche subito, inscrivendoti gratuitamente in prova per 14 giorni (clicca qui).
Io ho parlato per quella che è la mia esperienza, ma ti consiglio di provarlo. Dopo che lo proverai, la storia sarà un’altra e la tua attività online non sarà mai più la stessa. Garantito. Provalo ora cliccando qui, ti registri gratis e hai 14 giorni gratuiti.
Domande Frequenti su Active Campaign
Per farlo devi usare un semplice modulo che trovi nella pagina delle integrazioni su AC.
No, ti fornisce i moduli che puoi integrare in una landing page (che ti devi fare da solo)
Perché ha un tasso di conversione molto alto rispetto a costi di gestione molto bassi.
Ho già risposto qui.
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Poco, veramente poco, trovi tutti i costi qui.
CRM sta per Customer Relationship Management, ed è un sistema che unisce tutte le tecnologie e strategie per analizzare, tracciare e gestire tutte le interazioni che un cliente ha da quando visita il sito a quando effettua un acquisto (e molto di più).
Basta registrarsi gratis qui e generare un form. Poi copiare il codice del form nella tua pagina.
Basta andare nella sezione liste del tuo account, creare una lista e poi vedi il tasto “importa”
Non farmi mai più questa domanda, per me ovviamente il top è questo.
una domanda, io ho 2 siti web e vorrei gestirli entrambi da un unico account active campaign, si può fare? grazie
certo, puoi gestire tutti i siti diversi che vuoi, diversi business etc. L’importante è che dividi i contatti in liste differenti e separate, cosi’ è tutto in ordine. Non hai limiti se non quello del numero di contatti (500).
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